Impara la leggerezza..

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Il mio oroscopo, ultimamente, mi ripete in continuazione di praticare la leggerezza, cosa che non sono molto afferrata a fare, per cui mi è sembrato doveroso come buon punto di partenza, dedicarne un post.



"Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, senza macigni sul cuore" recita una frase di Italo Calvino. E' sorvolare sui problemi, o meglio affrontarli senza troppe ansie, guardandoli da un altro punto di vista.
Leggerezza è anche improvvisare. Non tentare di avere tutto sotto controllo perchè gli imprevisti esistono e ne verranno fuori sempre. Perciò abbandonarsi alla vita e lasciare che segua il suo corso.
E' una proprietà che mi è sempre mancata e che ho sempre desiderato possedere.

Cercando su internet qualche buon consiglio, mi sono imbattuta in un articolo di Mauro Corona, alpinista e scrittore, che vi linko perchè rende bene l'idea.
Leggeri come falchi per vivere meglio, il titolo. "In montagna la leggerezza è farsi sostenere dalle correnti, come i falchi e le poiane, senza battere le ali, senza sprecare forze. Nella vita è lo stesso: quando si è leggeri, ogni corrente, ogni minima soddisfazione ci sosterrà in aria, ci terrà allegri. Per raggiungere una leggerezza nei comportamenti e nell'umore occorre ottenerla anche fisicamente. Bisogna essere ascetici. Non prendersi troppo sul serio, essere leggeri nelle esigenze personali, non prendersela troppo quando qualcuno sbaglia una parola nei nostri confronti. Ricordando sempre che leggerezza nel comportamento non significa prendere la vita poco seriamente o vivere con la testa tra le nuvole. Significa donarci, donare agli altri. Significa di scrollarci di dosso la pesantezza, la serietà ed essere generosi, tolleranti, saper ridere e tentare di perdonare..." Continuate pure a leggerlo e rimarrete illuminati.

L'arte della leggerezza si impara con impegno. Infatti leggeri forse si nasce, ma si diventa anche. Qualcuno consiglia di iniziare dalla pulizia. «Ramazzare e lucidare serve anche a spazzare via la polvere e le nubi dell’anima», scrive Keisuke Matsumoto nel suo "Manuale di pulizie di un monaco buddhista".
Eliminare il superfluo dalla nostra casa e dalla vita (vecchi abiti, i peluche dell'infanzia, le tazze della nonna, numeri inutilizzati dalla rubrica..) per iniziare a vivere con semplicità.
Altro consiglio è cambiare prospettiva, guardare alla vita con occhi nuovi (Ogni giorno è un nuovo giorno dopotutto), affrontare problemi e scelte lasciandosi guidare da creatività e istinto, che altro non è che un comportamento innato e automatico che ci garantisce la sopravvivenza. Pensare troppo infatti a volte può essere controproducente.

Una delle mie canzoni preferite e che spesso mi aiuta e mi fa sentire meglio, fa così:
"..leggero nel vestito migliore
senza andata nè ritorno
senza destinazione,
leggero nel vestito migliore
con in testa un po' di sole
e con in bocca una canzone." 
E' il mio stato ideale di serenità e leggerezza. E' sempre così che vorrei sentirmi, e forse con esercizio ce la farò.

Voi che consigli avete? Siete di natura leggeri o molto riflessivi?

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