Introduzione all'origami
Vi avevo promesso un post sull'origine degli origami e, con un po' di ritardo, eccolo qui.
Ho deciso di riportarvi direttamente le parole del libro (il mio primo libro) "Nuovi Origami facili" di Fulvia Panciroli perché spiega in parole semplici e chiare quello che c'è da sapere per iniziare ad approcciarsi a quest'antica affascinante arte.
"L'arte di piegare la carta, nata in Giappone e conosciuta con il nome di origami (ori: piegare e kami: carta), permette di dare vita a riproduzioni fantasiose, anche molto elaborate, di oggetti, piante, animali e maschere, servendosi semplicemente di fogli di carta e di tanta immaginazione.
Già a partire dagli ultimi anni dell'VIII secolo d.C, e fino al XII secolo d.C., (periodo Heyan), comparvero in Giappone le prime creazioni origami, scelte per adornare ed abbellire riti e cerimonie.
I primi origami furono creati anche allo scopo di decorare i regali, in piena armonia con il loro significato e la loro destinazione: dal tipo di carta e di piegatura si poteva comprendere se il dono proveniva da una persona di rilievo o di poco prestigio, dalla perfezione e dalla bellezza della figura si intuiva la considerazione in cui era tenuto il destinatario.
Ogni origami esprimeva sempre un preciso significato, religioso, culturale, di costume e di pensiero.
Poiché la carta era sinonimo di perfezione e di purezza, le figure di origami animavano le cerimonie religiose e le offerte alla divinità . Quando la carta veniva piegata, si creavano nuove forme, che svanivano una volta distesa. Si chiariva, così, l'idea della vita e della morte, nel loro continuo succedersi e si permetteva alle forme di nascere, dissolversi, rinascere sotto altre vesti.
L'origami rappresenta anche un modo particolare e personale di fare poesia. Per noi occidentali il dono di una rosa rossa è un modo poetico per esprimere un sentimento. Ogni fiore simboleggia un sentimento, un modo di essere.
Praticamente l'arte origami ha da sempre accompagnato la cultura e la vita dell'uomo, la nascita, i compleanni, la religione, il matrimonio, le malattie, la morte. Il tutto in un continuo crearsi e distruggersi di forme."
8 commenti
Write commentiEcco, io aspettavo questo post. Grazie per averlo spiegato e ora attendo di poter acquistare il fiore di loto si etsy :*
ReplyCon queste storie sul Giappone, mi apri il cuore Nadia <3
Replyquando ero piccola mia mamma mi comprò un libro per imparare a fare gli origami..ma non ci sono mai riuscita!!perciò ammiro molto chi riesce a fare queste piccole opere d'arte ^_^
ReplyChe bello Francy ^_^ sono contenta...è sempre affascinante scoprire nuove storie!
ReplyGabry grazieee :) e io ammiro molto chi lavora il punto croce e il ricamo, le arti tradizionali che io non sono mai riuscita ad imparare.
Replybelli gli origami....ci ho provato qualche volta a farne ma sono impedita....ammiro molto chi li fa...una volta una mia insegnante ci disse (a me e la mia classe) che lei li studiava, studiava la matematica ed i calcoli matematici che ci sono dietro ogni origami....che cose bellissime....complimenti Nadia!
ReplyGrazie Chiara :) io e la matematica siamo due mondi a parte ma è bellissimo come da un semplice quadrato di carta si possa ricreare una figura
ReplySe poi penso che è tra le prime cose che si insegnano ai bimbi (la barchetta, i fiori...) si capisce quanto sia affascinante quest'arte!!
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